FIELDS OF THE NEPHILIM
O2 Academy Islington | Londra, 17/12/15
La O2 Academy Islington si trasforma in un tempio vero e proprio in occasione di un avvenimento sempre atteso nella capitale: lo show degli inglesi Fields Of The Nephilim, sovrani indiscussi del goth made in UK. Non è previsto neanche un gruppo di apertura in questa serata esclusiva, a conferma che la formazione capitanata dall’eclettico Carl McCoy non ha bisogno di preamboli. Tra luci soffuse e raffiche di fumo che creano un muro impenetrabile, l’arrivo sul palco del frontman con la sua tradizionale divisa da cavaliere della notte, crea immediatamente un’atmosfera magica e surreale. Alle note eteree di Dawnrazor, traccia di apertura del set, il pubblico reagisce in adorazione totale. Scavando nei mondi nascosti e nelle pieghe delle sofferenze dell’animo umano, McCoy condivide una sequenza dalla forbice più ampia tra suoni delicati e semi-acustici da una parte, e chitarre ribassate dall’altra, con una versione delle surreali Moonchild e For Her Light che provocano una reazione collettiva di totale abbandono ai sensi. I saliscendi emotivi e i punti più cadenzati e sofferti di Prophecy e Vet For The Insane sono i punti di forza di questo set elitario che pur trasmettendo delle venature malinconiche, acquista un certo tenore in chiusura, con l’arrivo sul palco del grande Nergal dei Behemoth. Ripresosi da una performance strepitosa all’Eindhoven Metal Meeting, Nergal si unisce a McCoy per una versione particolarmente ferale di Penetration. Il pathos emotivo e teatrale è al suo apice, l’atmosfera crepuscolare, l’intreccio di riff neri e pesanti e l’alternanza di vocalizzi rocciosi e intensi non mancano, il set si chiude così in grande stile. L’unica nota negativa di questa serata raffinata e al contempo entusiasmante è che è durata troppo poco (meno di un’ora) anche se saranno in molti a fare il bis con lo show previsto al Forum il lunedì successivo, quando però non ci sarà Nergal.
Fabiola Santini (testo e foto)