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Emmanuel De La Paix

“Ognuno di noi ha impressi nella memoria dei suoni che ci appartengono da sempre: il rumore del vento, le campane in lontananza, le onde del mare. Da adulti questi suoni li cerchiamo ancora perché ci riportano alle nostre sensazioni primordiali. Funziona così anche per la nostra memoria musicale, che non è fatta di solo musica. È l’esperienza di come il nostro corpo e il nostro cervello hanno percepito quei segnali acustici e li hanno resi parte della nostra memoria. Mi rendo conto che la mia ricerca musicale opera un po’ allo stesso modo e nelle mie canzoni provo a richiamare quei sentimenti che spesso partono dalle piccole cose e dall’aver trovato un’intesa con la realtà. Questo processo ti porta a galleggiare di fronte a qualcosa di più grande di te, che non comprendi ma a cui vuoi affidarti”… Emmanuel De La Paix

Su Rockerilla Marzo ’24 l’intervista completa di Samuel Chamey

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