EINSTÜRZENDE NEUBAUTEN
Roma | Auditorium Parco della Musica | 30 novembre 2014
Gli uomini in nero, accompagnati da un quartetto d’archi, presentano il loro requiem postmoderno ispirato alla Grande Guerra. Il rito si apre senza scenografia alcuna con la sinistra Kriegsmaschinerie, che prende corpo in un luce gelida, da sala operatoria, e coagula tra rantoli sferraglianti un sentimento di orrore incombente. Dopo la declamatoria Hymnen, The Willy – Nicky Telegrams apre a sonorità più levigate, cibernetiche, per poi sfociare nel delirio percussivo di Der 1.Weltkrieg. Il cuore della performance si rivela nei tre movimenti di Lament, pervasi dal dolente lirismo degli archi, mentre voci di prigionieri emergono come fantasmi dall’abisso della storia. Bargeld officia con compostezza, introducendo i brani con poche frasi laconiche, e offre una prestazione vocale da brividi. Poi l’imprevisto: nello sfumare degli applausi per l’inquieta How Did I Die?, cade dal margine del palco. Trascorrono alcuni interminabili secondi finché, sostenuto dagli addetti alla sicurezza, riguadagna il microfono e, pur visibilmente sofferente, prosegue con stoica determinazione regalando, tra le altre, un’interpretazione minimale e straziante di Sag Mir Wo Die Blumen Sind. Imprescindibile.
Alessandro Hellmann