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Dorothy Moskowitz & United States of Alchemy a Bologna

Dorothy Moskowitz & United States of Alchemy 

11 Maggio 2024

Teatro San Leonardo – Angelica Festival

Bologna

Nati nel ’63 dall’incontro tra l’allievo di John Cage Joseph Byrd e la cantante Dorothy Moskowitz, gli United States of America, per chi li ricorda, hanno rappresentato una meteora nello sconfinato panorama del rock psichedelico americano di fine anni ’60, lasciando alla storia, come unica testimonianza, un album omonimo pubblicato dalla Columbia nel 1968. Un disco visionario, pionieristico, in cui l’utilizzo di sintetizzatori e ring modulator artiginali, e un approccio compositivo a metà tra il rock dell’epoca e lo sperimentalismo “colto”, ne hanno determinato l’unicità. Molti dei musicisti coinvolti in quel progetto sono spariti dalla circolazione subito dopo, mentre Dorothy Moskowitz, sebbene non abbia mai veramente lasciato la musica, si è dedicata fino alla pensione ad attività collaterali (insegnamento, ricerca, voce fuori campo in trasmissioni radiofoniche e televisive) e solo di recente ha ripreso la sua attività artistica.

Dall’altra sponda dell’Atlantico, il compositore Francesco Paladino, proveniente dalla new wave italiana, noto per aver fatto parte della band A.T.R.O.X., e ideatore del progetto Doubling Riders basato sulla tecnica del collage su nastro e la pratica della collaborazione a distanza tipica del tape network di quegli anni, nel 2021 si è imbattuto nella voce di Dorothy grazie alla sua “colonna sonora” allegata al libro di Tim Lucas The Secret Life of Love Songs. E’ scoccata così, da un “incontro” casuale, la scintilla che ha dato vita al progetto United States of Alchemy. Una collaborazione a distanza in cui Paladino ha costruito trame strumentali attorno alle armonie vocali della Moskowitz e ai testi di Luca Chino Ferrari, rielaborando i contributi di un ensemble virtuale. 

Il risultato di questo incontro nell’etere è Under an Endless Sky, un album pubblicato nel Marzo dello scorso anno e stasera eseguito per la prima volta in assoluto dal vivo, grazie ad un ensemble totalmente inedito e composto solo in parte da musicisti coinvolti in precedenza. In un Teatro San Leonardo gremitissimo per uno degli eventi di punta della 34esima edizione del Festival Angelica, i nove musicisti, che, prove escluse, si sono esibiti insieme per la prima volta, hanno eseguito sia i brani dell’album, sia nuovo materiale, donando loro il fascino e l’immediatezza della performance. Tra minimalismo, art pop, Terry Riley, Flaming Lips, musica da camera, per un’ora abbondante il teatro si è riempito di sonorità ipnotiche, quasi mistiche, con la voce della Horowitz, inconfondibile nella sua naturalezza, al centro di trame costruite su dialoghi strumentali inediti e affascinanti tra strumenti classici, synth, salteri, didjeridoo e conchiglie.

Il finale è degno di una serata memorabile. Dopo il bis, l’ensemble si è cimentato prima in una cover degli United States of America poi in un’improvvisazione libera, dimostrando un’intesa davvero sorprendente, a degna conclusione di una concerto che definire “magico” non sarebbe esagerato.

Daniele Follero

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