DIRECTORSOUND
I Hunt Alone
Second Language
Directorsound è il moniker del polistrumentista Nicholas Palmer, nativo del Dorset (ci sarà qualcosa nell’acqua di quella contea inglese? Da oltre 40 anni sforna buona parte del meglio britannico in musica).
L’idea di questo lungometraggio musicale nasce da un viaggio compiuto verso Sigishoara, in Transilvania, dove nacque il principe Vlad l’impalatore. Niente di Horror se non in un senso di neogotica, romantica visione della natura, e dei suoi suoni che conduce la musica di questo album ispirato e gentile ai quadri di Dante Gabriele Rossetti o John Millais.
Già la straordinaria Pan in Paradise che apre l’album con suoni registrati dal vivo come il rumore del treno che fende la foresta transilvana rifratti in ocarine, campane a vento, bouzouki e harmonium, percussioni balcane, fisarmoniche e campanacci vari tanto che in qualche punto ricorda i nobili fasti sincretici di Third Ear Band e Aktuala e persino ricorda il folclore impossibile di John Fahey e Robbie Basho a spiare Shiva e Parvati tra i monti appalaci come la chitarra acustica della title track apre il cuore verso un universo introspettivo di iridescente stupore. La danza balcanica di Sun Dazed And Dancing è invero goffa e ebbra di vino e tabacco latakia.
Un album dai colori forti, originale, dark: colto e folk allo stesso tempo. Un’altra piccola gemma dai tipi della Second Language.
Massimo Marchini