Torna in Italia la poetessa oscura

Instancabile sperimentatrice ha fatto della propria incredibile voce multiottava una bandiera contro le disuguaglianze sociali, abbracciando in solitarie anteprime, argomenti scomodi quali l’Aids, il genocidio armeno e l’essenza della solitudine e della disperazione. Negli ultimi anni ha proposto un repertorio di ri-vivisezione del blues e dello spiritual, distillandone e respirandone, con singolare purezza di intenti, l’essenza di sofferenza, emarginazione e solitudine. Studiando il canto armonico sino all’autodeflagrazione del sé profondo, Diamanda – singolare figura anche per lo spessore culturale del suo lavoro – ha musicato testi scomodi: da Baudelaire a Corbière, da Artaud a Bataille, declinando vere e proprie tesi proto-lacaniane su musiche nuove e sempre sorprendenti. Imperdibile occasione per palati fini.

11 marzo | Bologna | Auditorium del Teatro Manzoni

http://www.auditoriumanzoni.it/diamanda-galas