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DECABOX

#Dissocialnetwork | Vrec

dissocialnetwork_1°-di-copertinaÈ un rock che pesca un po’ di qua e un po’ di là, quello dei Decabox, nel senso che da un lato non tradisce le origini italiane e dal lato opposto guarda con una certa ammirazione a ciò che arriva dall’America e dall’Inghilterra. Il risultato è un disco con un suono corposo e una ricerca dell’orecchiabilità che fa venire in mente certe cose degli Afterhours e dei Negramaro. Insomma, non è facile puntare una luce e inquadrare l’intero progetto. L’album ha il grosso pregio di lasciarsi ascoltare, ma la sensazione è che manchi, al gruppo, ancora qualcosa a livello di identità. Merita comunque attenzione, soprattutto nella seconda parte. Rock che si prende dei rischi.

Francesco Casuscelli

 

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