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DEATH TO ALL

Death – Obscura | Londra | Forum | 26 novembre

Grande ritorno a catapulta  nei circuiti live oltre oceano per una formazione death metal  storica ed esclusiva: Steve DiGiorgio (Autopsy, Testament, Iced Earth)  al basso, Sean Reinert, Paul Masvidal e Max Phelps dei Cynic rispettivamente alla batteria,  alla chitarra e chitarra/voce   rappresentano nel 2013 tre quarti degli indimenticabili  Death dell’era del capolavoro Human, uscito nel 1991. La tragica scomparsa  del mitico  Charles Michael “Chuck” Schuldiner, da molti considerato il vero pioniere del genere ha cambiato radicalmente il destino della band. Ma il capitolo Death non si è mai chiuso del tutto:  dopo il successo del tour Americano dell’anno scorso, i nostri decidono di riportare i  Death  live anche in Europa.  Spetta agli svizzeri di Losanna Darkrise il compito di apripista, ma è con i tedeschi Obscura che la serata parte alla grande.  Il chitarrista Christian Muenzner con i suoi assoli e i riffing da capogiro ipnotizza l’audience. La sua personalità di artista si fonde totalmente nel suo strumento in un’entità unica.

I volumi atroci e indubbiamente sopra la media, unitamente al drumming selvaggio, creano un’atmosfera  che lascia il segno. Uno show forse troppo breve per loro ma molto  intenso. Ed è solo l’inizio: la breve attesa che separa la performance degli Obscura con quella degli headliner,  viene colmata dalla nostalgia che avvolge il pubblico: dallo schermo gigante a lato del palco appaiono immagini riprese dal passato, quando il  grande Chuck Schuldiner era  in vita.  A distanza di ben 12 anni dalla sua tragica morte la sua presenza si fa sentire sin dalle prime note di Flattening All Emotions che incarna al meglio lo spirito originale della band. Le note di Leprosy / Left To Die  sono rese minacciose da un ottimo growling che identifica il terrirorio death in modo impeccabile. La chiusura con Pull The Plug lascia la voglia di vederli anche l’indomani. Questa  è un avventura live intrapresa da cinque musicisti di tutto rispetto,  da ammirare anche per aver devoluto i proventi del concerto a Sweet Relief (www.sweetrelief.org) un’associazione benefica che si occupa dei musicisti bisognosi di cure mediche. Il death metal che aiuta e riempie il cuore.

Testo e foto di Fabiola Santini

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