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DEAD CONGREGATION – IRKALLIAN ORACLE – ZOM – NECROSADISTIC GOAT TORTURE

Londra | The Black Heart | 31 dicembre

Old Empire si conferma ancora una volta come la forza motrice della scena live londinese: per lo show speciale di fine anno in una delle capitali più gettonate d’Europa per i festeggiamenti di fine anno, è stata messa in piedi una scaletta d’eccezione. A cominciare dai maligni Necrosadistic Goat Torture che aprono i battenti di questa interessante maratona death metal con uno show che non li fa passare inosservati. Grazie alla presenza sul palco del frontman GoatManiac, capace di condurre il suo plotone verso una meritata vittoria, la band conquista il pubblico del Black Heart sin dalle loro prime note. Il loro è death metal per insaziabili che non rinuncerebbero mai ad un head-banging forsennato.

La seconda band in programma è totalmente diversa. Parliamo degli Zom: il loro è il tradizionale blackened death dove il significato dell’aggettivo blackened riflette sia una marcata oscurità di fondo che rende il sound piacevolmente intossicante, che un’aura di pazzia convulsa che si ripercuote sul pubblico in un’alternarsi di blast-beasts e riff spiazzanti. Sembra di trovarsi coinvolti in un tornado di Slayer e Hellhammer: i Zom si dimostrano davvero bravi e particolarmente tecnici nel loro approccio compositivo, anche se lo scettro di band della serata va indubbiamente agli svedesi di Gothenburg Irkallian Oracle. Già in fase di allestimento del palco, con tanto di altare coperto di candele, l’atmosfera acquista un’intensa sensazione di magia. Vestiti da stregoni incappucciati con tanto di maschere che ricordano la morte, i quattro musicisti, che trasudano misantropia e mistero, mettono in scena una seducente esecuzione ritualistica. La splendida Iconoclasm, seconda traccia del loro capolavoro Grave Ekstasis uscito nel 2013, viene proposta al pubblico nel delirio più totale e il loro set potrebbe prolungarsi all’infinito.

Poco dopo lo scoccare della mezzanotte con l’arrivo del nuovo anno, è il turno degli headliner. Per i greci Dead Congregation Londra è come una seconda casa e lo si comprende dal benvenuto che gli riserva il pubblico. Sono in molti a salutare il frontman Anastasis Valtsanis (aka A.V) come se fosse un vecchio amico.

In tour a supporto del loro secondo full-length Promulgation Of The Fall, uscito a maggio dello scorso anno, il battaglione greco supera la prova live a pieni voti: il set si apre con un vero cataclisma, Martyrdoom traccia di apertura del loro album di debutto Graves Of The Archangels che risale al 2008 e la sequenza letale di Only Ashes Remain e della title-track dell’ultimo album sono una vera dichiarazione di intenti, che non lascia scampo. E non finisce qui: per rispondere alle incessanti richieste di un altro show, Old Empire ha pensato bene di proporre ai londinesi il bis l’indomani, anche se con qualche cambiamento. I Dead Congregation saranno infatti accompagnati ancora da Zom, ma Decrepit e Qrixkuor sostiuiranno gli Irkallian Oracle e i Necrosadistic Goat Torture. Un capo d’anno all’insegna del death metal che spacca. Auguri!

Fabiola Santini (testo e foto)

IrklallianOracleRillatheone(1of1) NecroRilla3(1of1) ZOMRilla(1of1) DeadCongregationRILLA2(1of1)

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