At The Beach – Music for voice and electric bass | Monotype

A dispetto del titolo, davvero non il tipo di disco che la maggior parte della gente porterebbe in spiaggia con sé, ma piuttosto un’ interazione spettacolare tra due musicisti geniali. David Moss usa la voce in modo suggestivo, mentre il basso di Johannes Strobol filtrato da un’elettronica discreta e intelligente, percosso, ammaliato disegna spazialità polidimensionali il più delle volte sinora inesplorate.

Una sorta di percorso narrativo, dove la voce cede il passo agli strumenti, per poi riprendere il terreno in spazi iper-reali. Cicalii elettronici, pulviscoli, pensieri nascosti, dormiveglia ipnotici, interazioni psicoacustiche nelle quali si rifrangono sementi di ricordi sepolti.

Musica fisica, microscopica, cellulare.

Come parabole infette inoculate in lievi pattern accennati dagli armonici del basso elettrico, suonato la maggior parte delle volte in modo tradizionale, che ancora di più rende personale e intenso questo lavoro, laddove raramente il basso elettrico è stato protagonista di un album di avanguardia contemporanea. Non solo: ma in questo bellissimo album l’interazione tra voce. Elettronica e basso è così intensamente riuscita, densa e intrigante da suscitare talvolta l’impressione che il timone passi dal compositore/esecutore allo strumento stesso, che sia il basso a guidare Hannes. Davvero un album di singolare intelligenza e preveggenza. Musica nuova.

Massimo Marchini