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CROWBAR | Londra

The Garage | 4 Marzo

 

Gli americani di New Orleans Crowbar ritornano a Londra con uno show esclusivo e con la classe sludge di sempre. La serata parte con l’hardcore micidiale dei londinesi DripBack, in tour a supporto del loro full-lenght di debutto – interamente self-released – Failed Future. Con loro non si scherza né in fatto di volumi atrocemente alti né per velocità impossibili.  Lo show alterna momenti di assoluta tensione a scariche di adrenalina pura che incitano al pubblico a un  moshpit senza limiti:  l’inizio è perfetto al punto giusto per preparare l’atmosfera. Seguono i connazionali Hang The Bastard: la band ha acquisito una maggiore dimestichezza tra i circuiti live grazie alla loro singolare performance al Download la scorsa estate. Il cantante della band, Tomas Hubbard si fa notare per la potenza dei suoi vocalizzi spietatamente high-pitch che travolgono all’inverosimile. Il set degli Hang The Bastard è tanto inebriante quanto potente: la performance di questa band già ben nota ai londinesi è nel complesso molto positiva nonostante il motore della follia collettiva non sia ancora a pieno regime. L’arrivo degli headliner provoca, come ci si aspettava, una reazione clamorosa. Con i Crowbar si va sempre sul sicuro in fatto di live shows: tracce quali The Lasting Dose e New Dawn confermano che i nostri non hanno alcuna intenzione di mollare la presa ancora per parecchi anni. La folla, accaldata da tanta passione sludge, segue ogni brano con attenzione e coinvolgimento. Planets  Colide viene eseguita in modo esemplare, con l’intramontabile dedizione del mostro sacro Kirk Windstein dai vocalizzi ineguagliabili. La loro scaletta è una resa di capolavori mastodontici dall’inizio alla fine.

Fabiola Santini

Ph: Fabiola Santini

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