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CHRISTOPHER PAUL STELLING IN TOUR

Christopher Paul Stelling torna in Italia con il nuovo album Best of Luck prodotto da Ben Harper. Quattro gli appuntamenti confermati nel nostro Paese dal 15 al 18 aprile prossimi: partirà mercoledì 15 aprile dal Legend Club di Milano, giovedì 16 sarà al Blah Blah di Torino, venerdì 17 a Firenze presso Arci Progresso e sabato 18 presso Boca Barranca di Marina Romea (RA) ad ingresso gratuito.

Folksinger dalle mille ispirazioni, nato in Florida e cresciuto tra Colorado e New York, è tra i10 migliori nuovi artisti per Rolling Stone nel 2015. Elementi di Dylan e Stones, tracce di folk-blues e richiami irish ne fanno un autore ambizioso, fantasioso e unico. Del 2012 il primo lavoro Songs of Praise and Scorn, a cui seguono l’anno dopo False Cities, Labor Against Waste nel 2015 e l’ultimo Itinerant Arias nel 2017.

CHRISTOPHER PAUL STELLING Best Of Luck Anti

Cercando sempre e comunque “un nuovo Dylan”, il folk americano non sembra proprio incontrare difficoltà nel reperire continuamente artisti degni di perpetuare la sua ricca tradizione di songwriter e Christopher Paul Stelling va di certo annoverato tra coloro che negli ultimi dieci anni vi hanno dato miglior lustro.

Questo quinto album del cantautore originario di Daytona, Florida, dà presto la nitida impressione di potersi imporre come quello in cui le sue disparate fonti d’ispirazione hanno trovato la sintesi più felice, sia sotto il profilo sonoro (la produzione qui è di un Ben Harper letteralmente entusiasta: “È stato come trovare un John Fahey o un Leo Kottke dotati pure di una grande voce”), sia sotto quello lirico ed espressivo.

Tant’è che ci si trova in grande imbarazzo ad isolare tra le canoniche dieci tracce in elenco i momenti topici di un album capace di delicatezze acustiche in fingerpicking (Have To Do For Now, Lucky Star, Made Up Your Mind, la strumentale Blue Bed, Something In Return), scarne ed emozionali ballate pianistiche (Waiting Game, Goodbye Sweet Dreams) e ancora di episodi elettrici folk-blues così anthemici e trascinanti come Until I Die e Hear Me Calling. Uno di quegli album che non ci si stanca mai di ascoltare. Elio Bussolino                                                                                

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