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CCCP: il report del live di Berlino


“Stati di agitazione stati di agitazione
Stati di agitazione in corpo e nella testa
Occhi infossati e lucidi”

Stati di estatica meraviglia iniziati con l’incontro-dialogo tra Ferretti e Zamboni durante il festival “Il Rumore del Lutto” a Parma nel 2022, poi con la visione in anteprima di alcuni estratti dal docufilm Kissing Gorbaciov al Circolo Arci Ribalta di Vignola, nel Maggio del 2023. Ancora non sapevo cosa bollisse in pentola, almeno fino a quando non si iniziò a vociferare di una mostra allestita a Reggio Emilia…. Felicitazioni! la mostra sul quarantennale di Ortodossia dei CCCP Fedeli alla Linea, l’uscita ufficiale del film e, neanche il tempo di prendere fiato, l’annuncio: CCCP in DDDR!
I CCCP, tutti insieme, sullo stesso palco, per un concerto a Berlino nella DDR smantellata dopo la caduta del Muro. Sbigottimento e incredulità.
Si spengono le luci. Ecco uscire dalle casse Auferstanden aus Ruinen inno della DDR mentre sullo schermo scorrono immagini tratte dalla mostra imperdibile ai Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia (prorogata fino al 10 marzo 2024, affrettatevi).
Non andrò in ordine di scaletta ma di preferenza, così, a caso, mescolando i ricordi di due serate memorabili: le note di Emilia Paranoica mi travolgono. Oltre alla inesorabile chitarra di Zamboni e Simone Filippi, ci sono l’incantatore Ezio Bonicelli al violino, Luca Rossi al basso, Simone Beneventi e Gabriele Genta alle percussioni. “Aspetto un emozione sempre più indefinibile…” non è quella che conosco, Emilia Paranoica si trasforma in un mantra, una preghiera, un loop ipnotico che ti spedisce in uno stato meditativo di livello superiore. Sono brividi lungo la schiena. Cicicipi in dededeer… un altro mantra divenuto l’incipit di saluto con i compagni di viaggio. Si tratta della cover di Kebab Träume dei D.A.F. cantato da Zamboni, accompagnato da un Ferretti con voce traballante (per sua stessa ammissione domenica sera e prontamente recuperata per il lunedi). Annarella, Emerita Soubrette, amministratrice delegata ed esecutrice testamentaria, balla, balla come se avesse 18 anni. Per Annarella il tempo si è fermato. Donna di statuaria bellezza, affascinante trasformista, catalizzatrice di sguardi. Senza di lei, tutto questo non sarebbe accaduto. Silenzio in sala, luci spente se non per un unico faro ad illuminare Fatur, l’Artista del Popolo, che per pochi minuti abbandona il ruolo di performer dell’assurdo, impegnandosi nella lettura della poesia L’uomo nero di Sergej Esenin: “Amico mio, amico mio, Sono molto molto malato….” mentre dal pubblico qualcuno urla “Fatur, sei Carmelo Bene pelato…” ovazione! un momento epico in cui una risata contagia il pubblico e lo stesso Ferretti. Curami è frullatore di corpi in movimento urlanti “curami, prendimi in cura da te… che ti venga voglia di me” si suda, si viene sballottati, ci si scambia scuse per un piede calpestato inavvertitamente, si raccoglie un paio di occhiali caduti nella ressa, si prende per mano una ragazza, in preda ad una sorta di crisi di panico, per tranquillizzarla. “Corre in cielo, corre in cielooo… Oh! Battagliero” l’Astra assume le sembianze di una decadente balera romagnola che odora di tabacco e vita, mentre Annarella e Ferretti scambiano passi di ballo. Cambiano i tempi e si aggiornano i testi di Punk Islam e Radio Kabul. Depressione Capisca; le bandiere dell’U.R.S.S e del P.C.I. con Falce e Martello; “eri cosi carino, pigro di testa e benvestito” che conobbi grazie alla cover dei Subsonica; “Produci consuma crepa produci consuma crepa produci consuma crepa. Sbattiti fatti crepa sbattiti fatti crepa sbattiti fatti crepa”; “La prima volta fa sempre male. La prima volta ti fa tremare…Sei tu, sei tu, sei tu chi può darti di più”; Libera me Domine, la cover di Bang Bang – My Baby Shot Me Down che si trasforma in Spara Jurij “Spara. Spara. Sparaa. Spaaraaa!!!”; Allarme; le lacrime cantando “Lasciami qui, lasciami stare, lasciami così. Non dire una parola che non sia d’amore” che dal vivo è un emozione unica e infine Amandoti “perché mamma… no, mamma, lo so che ti piace Gianna Nannini, ma no mamma, la canzone è dei CCCP, fattene una ragione, ti mando il video”.
FINE
C’è chi l’ha paragonata ad una messa, a un rito religioso, ad una meditazione, non lo so, ancora non ci credo. Sicuramente uno spettacolo di sacrale bellezza, contraddittorio, ruvido e avvolgente, dove la provocazione continua è stata la madre di tutto.

Stefania Nastasi

CCCP – Fedeli alla Linea
CCCP in DDDR
Astra Kulturhaus – Berlin
25-26-27 Febbraio 2023

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