BLUR
The Ballad of Darren Parlophone
Graham Coxon: “Più invecchiamo e più ci arrabbiamo, diventa sempre più essenziale che ciò che suoniamo sia carico della giusta emozione ed intenzione. A volte un semplice riff non basta.” Solo 3 album nel XXI° secolo, tra Gorillaz (Damon) e ‘gorilla della mente’ (Graham), in quelnonsoche di tremendamente esistenziale a cavallo di una certa età. James Ford (Arctic Monkeys, Depeche Mode, Gorillaz, The Waeve, il prossimo Pet Shop Boys) ha raccolto 20 anni di Blur seminati qua e là nel tempo, senza sfondare le porte degli ‘archivi’, lasciando che a germogliare siano i semi in profondità di 4 ex-scemotti malinconici. Damon Albarn: “Questo è un album di assestamento, una riflessione e un commento sul punto in cui ci troviamo ora“. E dove si trovano ora? The Ballad of Darren sorprende per essenzialità, per una direzione voluta e ben precisa di non voler chiarire un bel nulla (dove cavolo eravate??). Al contempo spunta fuori come se Damon avesse deciso improvvisamente di svelare il contenuto del suo diario segreto, e gli altri lo avessero seguito nell’improvvisarne la naturale colonna sonora. È un album di perdite, di ritorni in pista (non per fare la differenza ma per guardarsi allo specchio), di riff ‘sciallati’ con classe ed eleganza, di soul britpop adulto (Avalon) da farti schierare in banchina a far rumore per poi rientrare in orario per cena (ehy siamo over 50 per Dio!!). In un’ipotetica sceneggiatura video, li vediamo claudicanti per propensione, non per incertezza. Infastiditi dalle cose della vita, inciampano, non perché vi siano voragini sul cammino. Una presa di coscienza, una presa in carico di fatti personali dall’impatto stordente. Ma non è stanchezza è solo voglia di vagare e raccontarsi senza alcun cliché o strafottenza. Si entra e si esce dalla porta scorrevole che nel tempo è diventata una finestra sul mondo interiore di una band capace di ‘isolarsi’ e celebrare con grande ricchezza sonora 10 brani inediti. Non puoi inventarti The Ballad of Darren senza avere alle spalle i tuoi anni. Potente malinconia brit. Ascolta The Ballad, St. Charles Square e Avalon ma poi riascoltalo tutto con attenzione. Samuel Chamey
TRACKLIST:
The Ballad, St Charles Square, Barbaric, Russian Strings, The Everglades (For Leonard), The Narcissist, Goodbye Albert, Far Away Island, Avalon e The Heights.