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Bloodstock Open Air

The UK Biggest Independent Metal Festival

Catton Hall, Walton-On-Trent (Derbyshire), UK

10-12 agosto (9 agosto anteprima)

 

Bloodstock Open Air, il festival di musica estrema arriva quest’anno all’ottava edizione. Considerato dal 2005 l’evento musicale dell’anno in Gran Bretagna, Bloodstock offre una carellata di gruppi metal e rock in tre giorni di puro oblio live smembrato tra due palchi, il Ronnie James Dio Stage, dedicato al grande musicista scomparso, e il Sophie Lancaster Stage, innalzato in onore alla ragazza originaria dal Lancashire uccisa nel 2007 da bulli senza scrupoli perché metallara. Emerge il primo headliner: la serata di venerdì 10 agosto culminerà con i polacchi Behemoth e il loro blackened death metal, di ritorno sulla scena internazionale dopo aver superato non pochi problemi a causa della salute del frontman, Adam “Nergal” Darski. Nergal è completamente guarito dalla grave forma di leucemia che lo ha colpito nel 2010, come dimostrato ai due recenti concerti tenuti in Italia (Full Of Hate Tour) lo scorso febbraio. Bloodstock sarà la prima performance per i Behemoth in UK dal ricovero di Nergal. Attesissimi, da sempre, sono gli svedesi Watain, una delle band black metal più spettacolari in circolazione. Basta pensare al loro frontman Erik Danielsson, e alla sua presenza scenica con le armature e il volto ricoperto di sangue. Il loro ultimo dvd live, Opus Diaboli che commemora il loro tredicesimo anno di carriera rende l’idea su cosa aspettarsi da questo gruppo semplicemente unico. Dalla Svezia si passa al Brasile con i Sepultura. Dall’uscita del mitico Chaos AD nel 1993 ad oggi, nonostante la partenza di due importanti membri fondatori, i fratelli Max e Igor Cavalera (oggi nei Soulfly e nei Cavalera Conspiracy) lo spirito metal tribale dei Sepultura rimane acceso grazie soprattutto al riffing aggressivo e furioso del chitarrista Andreas Kisser. E si balza di nuovo in Svezia con i Grand Magus pronti a dare un assaggio del loro ultimo album, The Hunt.

Spetta ai francesei Alcest, con il loro black metal intriso di folk, il compito di headliner del Sophie Lancaster Stage nella prima giornata. Les Voyages De L’Ame, l’ultimo lavoro per la band capitanata da Neige (Stéphane Paut) è già uno degli album più gettonati dell’anno. La seconda giornata si circonda di mistero: l’headliner verrà annunciato in una data particolarmente significativa, il 6/6 alle ore 6. Si mormora si tratti dei colossi Slayer e un indizio che confermerebbe queste voci ce lo fornisce il fatto che la data dell’annuncio è anche quella del cinquantunesimo compleanno di Tom Araya.  Una cascata di metal classicheggiante tutto stelle e strisce viene dagli Hatebreed onnipresenti ai grandi festival dal loro debutto nel 1994, preceduti dai Mayhem, considerati i veri pionieri del black metal norvegese. Dopo un percorso offuscato da tragedie quali il suicidio del cantante Per Yngve Ohlin (Dead) e l’assassinio di Øystein Aarseth (Euronymous) da parte del rivale Varg Vikernes (Burzum) assisteremo alla loro performance considerata tra le più violente e brutali. L’atmosfera si riscalderà poi con gli inglesi Orange Goblin: headliner del Sophie Lancaster stage nella secondo giornata, che sfoderaranno il loro stoner metal impregnato di doom. Cresce la curiosità per gli Infernal Tenebra in arrivo dalla Croazia con il loro carico di black metal purtrido e letale. La terza e giornata avrà un formidabile headliner, il grande Alice Cooper e il suo teatro degli orrori che chiuderà Bloodstock 2012 in bellezza. Non prima di aver accolto i norvegesi Dimmu Borgir, guidati dal guerriero temerario Shagrath, che promettono una sequenza di battaglie di eroi scomparsi nelle tenebre, con il loro black/symphonic metal epico e maestoso. Ospiti d’onore i Paradise Lost, di nuovo in scena con il loro tredicesimo album, Tragic Idol. E sarà la volta dei The Black Dahlia Murder in tour non stop intorno al globo da oltre un anno a supporto di Ritual. Il festival acquisterà anche un tocco amabilmente vintage con i Corrosion Of Conformity, heavy, stoner, sludge per loro ma comunque metal, come conferma il loro ultimo album Corrosion Of Conformity. Il Sophie Lancaster Stage chiuderà con un viaggio nell’India dei Demonic Ressurection con il loro metal estremo ricco di sapori d’oriente e con gli Evile che hanno dedicato al festival una delle loro tracce più significative, Centurion (dal loro ultimo album, Five Serpent’s Teeth). Per gli incontentabili c’è anche la possibilità di tuffarsi tra il set dei Behemoth e quello degli Evile al New Blood Stage, per assaporare live gruppi sconosciuti ed emergenti provenienti da tutto il mondo.

 Fabiola Santini

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