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Björk

Nella lontana e fredda Islanda ci furono alcune comunità isolate che continuarono a seguire l’antica religione dei loro avi, anche in tempi relativamente recenti. Infatti esistono testimonianze risalenti al XVII secolo che ci mostrano l’usanza di incidere i simboli dell’alfabeto runico, altrimenti noti come rune, nel legno o nella pietra. Scopo prefissato: propiziarsi gli dèi, controllare gli elementi naturali, e più in generale ottenere determinati benefici. A testimonianza di tale ancestrale usanza, ci sono rimasti persino dei libri di magia, detti grimori, che illustrano quale runa sia più adatta a produrre l’effetto sperato.

Più di preciso: noi ne cerchiamo una che si adatti al talento da diva bambina di un’illustre figlia di Islanda. Lei è una tipa volitiva, dotata di una gran voce, amante del lato gioioso della vita, ma anche irretita dal suo lato introspettivo (quando non addirittura oscuro). Ora, i simboli runici sono molti. Ma noi pensiamo di aver trovato quello che fa al caso suo. Si tratta del Vegvísir, che in islandese significa letteralmente “cartello”, ed è considerato un simbolo magico che ha per scopo quello di aiutare chi lo porta a trovare la strada giusta lungo il percorso della vita fisica e di quella metafisica. Entriamo nel dettaglio: la parola deriva da due termini islandesi, Veg e Vísir. Veg è un abbreviativo di Vegur e significa “strada” o “percorso”, mentre Vísir sta per “guida” o “guide”. In epoca moderna è stato interpretato come un simbolo di distinzione e patriottismo degli islandesi in quanto è uno dei pochi simboli magici che sono stati trovati solamente in Islanda, al contrario di altri che sono presenti anche nei territori che furono soggetti alla dominazione vichinga. Fine della lezioncina. Ecco: ora sappiamo
cosa 
dovrebbe indossare la nostra lei, allo scopo di ristabilire un più propizio contatto con la tradizione dei padri. Ciò che ancora non sappiamo è chi sia lei

Rockerilla 448 Dicembre ’17 contiene la monografia di Massimo Padalino + I 5 dischi che meglio catturano l’immagine (anti-)pop della Divina islandese e partecipi al contest CD omaggio per il nuovo album Utopia.

 

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