BETWEEN THE BURIED AND ME
Londra | Electric Ballroom | 17 settembre
Una delle realtà prog più interessanti dell’ultimo decennio è senza dubbio quella degli americani Between The Buried And Me. In tour in Europa a supporto del loro ultimo album Coma Ecliptic il seguito alla sequenza super acclamata di The Parallax: Hypersleep Dialogues (2011) e The Parallax II: Future Sequence (2012), la formazione di Raleigh, NC dimostra ancora una volta di più di appartenere a una realtà a parte, sia su album che live. La band infatti questa sera conferma di aver ben pochi rivali in materia di tecnica, pesantezza di suono e ricerca melodica. Spetta ai londinesi Haken il compito di aprire i battenti per gli attesissimi headliners: il loro prog, molto particolare e privo di qualsiasi deviazione dal genere raggiunge l’apice in Cockroach King, traccia epica e potente che non conosce alcun calo di tensione. La presenza sul palco del frontman Ross Jennings è il fattore più determinante del loro set; il nostro non non smette un solo istante di lanciarsi verso il pubblico, ai ritmi veloci del loro sound che colpisce come una carica dinamitarda, sorretta da riff melodici e al contempo incisivi. Crystallised chiude il loro set in bellezza e prepara il pubblico ormai trepidante all’arrivo di Tommy Rogers & co. Con il posizionamento sul palco del chitarrista Paul Waggoner, l’entusiasmo della miriade di fans accorsi all’Electric Ballroom per l’occasione, inizia a salire: le prime note della splendida Selkies: The Endless Obsession tratta dal loro capolavoro Alaska vengono lanciate come un tappeto sonoro denso di riff melodici e meditati. La carica energica di The Coma Machine traccia di punta di Coma Ecliptic rappresenta una vera evoluzione stilistica del prog per la a ricchezza di elementi diversi tra loro, dall’atmosfera glaciale ai riff più aspri e oscuri. Memory Palace e Famine Wolf lasciano trasparire tentazioni psichedeliche: ma con la cover sfolgorante di Bohemian Rhapsody dei Queen si ritorna in territorio tipicamente Between The Buried And Me, dove prevale in assoluto l’enfasi onirica di un sound unico, che non conosce rivali. Ancora una volta, i Between The Buried And Me conquistano i londinesi.
Testo e foto di Fabiola Santini