BATTLES
Roncade (TV) | New Age Club | 31 marzo
Premessa: considero Mirrored dei Battles uno degli album più significativi e sperimentali dell’ultima decade. Detto questo, mi sono avvicinato al loro concerto al New Age carico di aspettative dovute e qualche dubbio, non avendoli mai visti live, sulla resa dei brani dal vivo. Ad aprire la serata Kaytilin Aurelia Smith con la sua elettronica minimale ed ipnotica. Secondo gruppo della serata i Niagar, autori anche loro di una elettronica sì minimale ma con accenti che vanno dalla dance al kraut. Hanno saputo riscaldare la platea con le loro visioni liquide, dallo cyber spazio in versione psichedelica. Li attendiamo ad un live più lungo per comprendere appieno la loro idea di concept. Quando il club comincia ad essere un po’ più affollato ecco salire sul palco, uno ad uno, i componenti dei Battles. Le mie aspettative non sono per nulla deluse. I pezzi prendono ancora più energia e vigore rispetto alle versioni in studio. La setlist prenderà per la maggior parte dall’ultimo lavoro La Di Da Di per poi spaziare principalmente tra brani tratti da Gloss Drop e Mirrored ma anche da EP C – B EP. Alla batteria John Stanier riesce a dare vita ad un set fatto di dinamiche e di potenza che non hanno eguali, ai suoi lati alternandosi con tastiere, basso e chitarre Ian Williams e David Konopka che tessono, strati su strati, di loop e distorsioni. La tecnica al servizio del ritmo, non si riesce a stare fermi un attimo. L’apoteosi arriva con Atlas: sembra di essere ad un rave party in versione rock! La cosa bella di questo concerto è che non sai mai cosa aspettarti. Repentini cambi di ritmo, suoni che arrivano da chissà quale galassia, pause, ripartenze mantenendo un groove di base che riesce sempre a coinvolgerti. Dopo due pezzi come bis il concerto si conclude. I musicisti hanno dato tutto sul palco uscendone stremati e madidi di sudore… io sono al settimo cielo, trasportato dall’astronave Battles. Sono convinto che questo sia stato uno dei concerti più belli, ben suonati e coinvolgenti che mi sia capitato di vedere negli ultimi tempi. E se questa mattina avevo un sorriso stampato in faccia è perché stavo pensando al concerto!
ANDREA FAGGIONATO