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BARBARA GOBBIBARBARA GOBBI


Ciò che non posso avere

Zeta Factory

Dieci tracce autobiografiche che lanciano l’esordio di Barbara Gobbi, giovane cantautrice italiana.
La vena indubbiamente pop del disco viene mitigata da un sound di puro rock che in alcuni episodi effettivamente colpisce (la voce di Barbara convince ne l’Abbandono, stupisce in Donna Manager).
Proseguendo nell’ascolto emergono però le crepe di un esordio che comunque rimane un buon punto di partenza: dai testi leggermente adolescenziali, agli arrangiamenti che dopo qualche canzone mostrano una scarsa ricerca di soluzioni alternative, se non una classica struttura basso-batteria-chitarra.
Rimane impressa nella mente la performance instrionica di Barbara in alcune tracce particolarmente ispirate (le canzoni già citate e in aggiunta la delicata Il mio bell’attimo).
Un debutto che lascia intravedere buone potenzialità.

Alessandro Paldo

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