Top

AUTUMN CHORUS

The Village to the Vale

Fading/AltrOck

Un glockenspiel intona una melodia infantile, come un carillon recuperato da un baule nel solaio, mentre dalle misteriose pagine dell’elegante libretto scorrono immagini in bianco e nero della campagna inglese: The Village to the Vale vi ha già trasportato in un’epoca remota e allo stesso tempo indefinita, alla vostra infanzia o a quella dei vostri nonni, e quando il glockenspiel – che nella fattispecie era servito a introdurre Three Jumps the Devil – si perde in un crescendo lirico e impetuoso, non si dissolve tuttavia l’atmosfera fiabesca che permea questo e altri brani che compongono l’esordio degli Autumn Chorus da Brighton. La vasta orchestrazione dal respiro solenne della successiva You’ll Wait Forever fornisce qualche indizio ulteriore su cosa faccia battere il cuore di Robbie Wilson e compagni: la tradizione sinfonico-progressiva dei Moody Blues incontra le silvestri armonie corali dei Sigur Rós nel concepire un idioma folk per una Terra di Mezzo di tolkieniana memoria, vaporoso ma tempestato di evoluzioni epiche, alternando figure di danza collettiva e attimi di contemplazione notturna. Dopo una serie di bozzetti brevi ci pensa la monumentale Rosa a ricapitolare il tutto, ancora introdotta da quel carillon di metallofoni che apriva l’album, poi scossa da un vento orchestrale che ne gonfia le vele facendola salpare verso oceani di suono folk progressivo.

Enrico Ramunni

 

Condividi