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THE JESUS AND MARY CHAIN A TODAYS

The Jesus And Mary Chain

Fast Animals And Slow Kids

30 Agosto 2024

Todays Festival – Torino


Serata molto calda al Todays il 30 Agosto. Atterro al parco della Confluenza giusto in
tempo per cogliere il set dei Fast Animals And Slow Kids che arrivano da Perugia.
Autentici animali live si muovono all’interno della dimensione palco con esuberanza e coinvolgimento assoluti. Regalano emozioni a più riprese, senza barriera alcuna fra band e pubblico. I testi delle loro canzoni sono cronaca vera di problemi quotidiani con una lucida narrazione oscillante tra dimensione sociale ed esperienze personali. Rock granitico ed insieme ingegnosamente melodico è quello che dimora nella loro gagliarda proposta musicale. Tra i pregi maggiori della band va sottolineato il disinvolto talento nel riuscire a tenere insieme la lingua italiana con atomi di rock pulsante e sanguigno, guidati da naturalezza evidente. Il pubblico è tutto dalla loro parte ed applaude convinto dall’inizio alla fine.


Alle 22,45 è il turno degli attesissimi The Jesus And Mary Chain. Dobbiamo tornare con la mente ad
oltre quarant’anni fa, per catturare la genesi dei J&MC quando due fratelli dell’East Kilbride a sud di Glasgow lassù in Scozia decisero di formare una band: William Reid alla chitarra e il più giovane Jim quale vocal frontman.

Il seguito rappresenta una delle più riuscite avventure rock and roll degli anni 80/90, una storia in cui sin
da principio bellezza e caos si sono mischiati e sovrapposti scatenando infinite evoluzioni del piacere uditivo. Il loro fondamentale album di debutto Psychocandy interpreta, ieri come oggi e forse domani, una tra le più moderne e straordinarie espressioni di un noise rock flessibile ed obliquo. E nonostante un rapporto nel corso del tempo sempre parecchio instabile, questa sera ritroviamo i fratelli Reid
intensamente a fuoco, eroicamente sopravvissuti a mille traversie. Un live quello odierno, esibito con passione e dedizione che ben riassume la loro storia, sorretto da una scaletta che costituisce una celebrazione dei loro 40 anni di carriera.
Riassumendo come Jim dirà durante il set: alcune canzoni vecchie, alcune nuove, tutte buone. Proprio così. Dopo una partenza turbo affidata al recente singolo molotov Jamcod, estratto dall’ultimo dignitoso album Glasgow eyes, la setlist attinge a piene mani a tutti gli angoli più luminosi della discografia, dalla splendida cascata metallizzata Happy when it rains al perfetto elisir narco pop Darklands, dal
rumore bianco sparato dai feedback urticanti che investono In a hole al turbinio
irrequieto della sempre stupefacente Sidewalking. La fitta coltre di riverberi infiniti in cui è imbrigliata Venal Joy, sfuma presto tra la polvere elettrica che ricopre l’ipnotica Pure poor, prima che le movenze malinconiche sospinte da un mirabile crescendo chitarristico della meravigliosa Some candy talking entrino dolcemente in circolo lusingando i nostri sensi con raro incanto.

Jim è concentrato e spesso ricurvo su sé stesso con giacca grigia e maglietta a righe black and white, mentre William, nascosto da una massa disordinata di capelli grigi è più defilato davanti
ad una montagna di amplificatori targati Jesus. La triplice sequenza conclusiva è costituita dalla monumentale Just like honey, il loro cristallo più sfolgorante, manifesto assoluto della loro arte sublime, cui seguono i vortici incandescenti in cui è risucchiata Taste of Cindy prima delle bordate very Stooges della magmatica Reverence, tutte sapientemente manipolate con un sound unico, distintivo ed
affascinante. Live set davvero perfetto, avvincente ed esaltante.

A 40 anni dall’uscita del loro primo singolo Upside down, i J&MC, tengono duro, continuano
a comporre musica alla grande, hanno piazzato nell’aprile di quest’anno il più recente lp Glasgow eyes nella Top Ten UK, perseverano gloriosamente l’avventura live in giro per il mondo senza cedimenti, superando con impudenza la variabile tempo, ridotta nel loro caso a fattore assolutamente irrilevante.

A Todays questa sera, per fedeli ed infedeli, ne hanno dato una netta, evidente ed inconfutabile
dimostrazione!
GIANCARLO COSTAMAGNA / Foto di LORIS BRUNELLO

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