STEVE ROACH
Sanctuary of Desire Projekt
Pur nel proliferare di pubblicazioni, Roach ha sempre tenuto vivi un interesse pionieristico per l’universo circostante e per l’universo interiore e una vena curiosa e ispirata che hanno preservato la sua arte dal rischio di tramutarsi in consumato mestiere. Nei 153 minuti di musica del nuovo album, suddivisi tra un disco di quiete e uno di movimento, esplora la rifrazione della luce in spazi sottili e rarefatti (Lucent), stati di calma in misteriose profondità notturne (Night Flower), baluginanti languori d’impermanenza (Before I Leave), mondi brulicanti e interconnessi (Sanctuary of Desire) e traiettorie colme di grazia (The Elegance of Motion) che evocano l’armonia DELLE SFERE. Alessandro Hellmann