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MINISTRI

Cultura Generale | Warner

18-9Ministri-estate_poveraDragogna e compari sono arrivati all’album numero cinque. Le carte in tavola bene o male sono quelle di sempre: una rabbia che sfocia nell’hard-power-rock, chitarre elettriche che la fanno da padrone con riff “grassi” e rumorosi e testi sempre tra l’ironico e l’incazzato per intaccare miti, stereotipi e rappresentazioni desolanti del quotidiano, anche se poi a volte la critica è fin troppo superficiale a sua volta. Ma, oltre a questo, c’è anche quel gusto cantautorale, in cui i toni si smorzano, c’è attenzione al particolare e ai bordi, nonsolo al centro del bersaglio: c’è più voglia di narrare che di urlare. E lì ci viene in mente addirittura Ivan Graziani. E i Ministri, in quei frangenti, ci piacciono di più.

Riccardo Cavrioli

 

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