Double Down Lucky Number

Cinque anni passano in fretta quando si parla di mode pop. Il newyorchese Darwin Deez esordì nel 2010 con un gradevole dischetto, tutto pericolanti melodismi lo-fi, balletti in pigiama, giri di chitarra facili facili e qualche patacca hippy tendente al demenziale ma con intelligenza, un po’ Adam Green un po’ MGMT. Dopo un secondo album già meno chiacchierato nel 2013, arriva oggi questo Double Down che di certo non cambia le carte in tavola, anzi. Il circo hipster però nel frattempo è sciamato in massa altrove e la sensazione è che davvero pochi (o forse quasi nessuno) abbia oggi tempo e voglia di ascoltare pezzi che non brillano esattamente per ispirazione come Kill Your Attitude o Lover (ma The Other Side la si salva). Simpaticamente anonimo.

Francesco Giordani