DANIELE TITTA
La notte comincia piano CasaSirio
Sette racconti brevi. Fin troppo brevi per riuscire ad imbastire una trama meno che semplice, ma troppo intensi, talora addirittura brutali, per non lasciare tracce e suggerire rimandi a modelli, a dir poco, impegnativi.
Alla letteratura fanta-horror, innanzi tutto, e al noir, sia pure scevro di qualsiasi implicazione poliziesca e più marcatamente orientato invece all’estetica splatter.
Ecco allora il fantasma di H.P.Lovercraft fare capolino tra le pagine de La sirena, Benedici i restie La notte comincia piano: aree di libere scorrerie per mostri marini, zombie acquatici e ragni ciclopici. E poi – non fosse che per le suggestioni indotte da un titolo come Il mare di spighe– anche un po’ dell’Ammaniti di Io non ho paura.
Titta coniuga estrosamente l’incubo secondo i personaggi e i luoghi in cui sono messi ad agire, trasfigurandoli in ossessioni, allucinazioni, perversioni e inferni che paiono rifarsi ai ricordi di rovinosi viaggi lisergici. Catalogare alla voce “spaventa e scappa”.Elio Bussolino