
BDRMM, Bologna: il report
Seconda data del minitour italiano dei Bdrmm, che tornano nel nostro paese per promuovere il loro ultimo disco Microtonic, terza prova del gruppo di Hull dopo i celebratissimi Bedroom e I don’t know.
Nel frattempo alcune cose sono cambiate. Dallo shoegaze rumoroso che aveva caratterizzato gli esordi, il quartetto capitanato da Ryan Smith ha virato verso sonorità elettroniche molto più vicine al trip hop, con suoni rallentati e un minore uso delle chitarre, optando per una sorta di ambient fatta di distopia, ossessioni ipnotiche e ripetizioni.
Le canzoni si succedono in alternanza tra pezzi nuovi e canzoni dei primi due album.
Si parte con la title track Microtonic, quasi una dichiarazione di intenti di quella che è l’attuale evoluzione sonica dei BDRMM, e si continua tra nenie eteree e ammalianti progressioni strumentali, dove non lascia indifferenti la strabiliante bellezza di Infinity Peaking.
Il bis è generoso, con una versione sciamanica di Happy a svettare sul resto, con rimandi ai Cure di A Forest e incederi di elettronica siderale.
Il numeroso pubblico gradisce e acclama. Dispiace forse per l’esclusione dalla scaletta di In The Electric Field, a mio avviso tra i momenti più alti dell’ultimo album.
Ma sono dettagli. Quello che ci resta della serata al TPO (un hangar riattato a location polivalente) è lo stato di salute di un gruppo che non si accontenta di monetizzare quanto avuto in dote, ma continua a mettere in discussione il proprio canone artistico osando e sperimentando.
E con i tempi che corrono, non è certo cosa di poco conto. Alessandro Berselli
bdrmm
27 Marzo 2025
TPO – Bologna
ph Rudy Filippini