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CALIBRO 35

I Calibro 35, band milanese ben nota per la sua musica ispirata alle colonne sonore dei poliziotteschi e noir in stile anni ’70, sono stati protagonisti di un evento straordinario organizzato lo scorso 15 ottobre al Cinema Massimo – Museo Nazionale del Cinema di Torino per l’inaugurazione del Festival dell’Innovazione e della Scienza.

La band è stata invitata a sonorizzare dal vivo tre dei primi film muti della storia del cinema, Le Voyage dans la lune del 1902 e Voyage à travers l’impossible del 1904 di Georges Méliès, e Paris qui dort del 1925 di René Clair. Si tratta dei primi importanti lavori cinematografici precursori del genere fantascientifico, la direzione verso la quale hanno virato anche i Calibro 35, con l’ultimo album, S.P.A.C.E, uscito l’anno scorso. Un connubio che è risultato quindi ideale e perfetto per donare nuova vita sonora a tali opere.

Georges Méliès, prestigiatore e illusionista, può essere considerato uno dei padri del cinema dopo i Fratelli Lumière e l’inventore del cinema di tipo fantastico, basato sulla creazione di mondi irreali e impossibili. In queste sue opere vediamo i primi tentativi di uso del montaggio e degli effetti speciali.

I due film proiettati sono tra i più importanti e noti, con inquadrature entrate ormai nell’immaginario collettivo. La personificazione della luna con un proiettile che gli è penetrato nell’occhio è senz’altro una di queste, tratta da Le Voyage dans la lune. Il film in 15 minuti racconta di un gruppo di scienziati che vengono sparati sulla Luna dentro un grosso proiettile. Arrivati sul satellite devono far fronte a un incendio e poi a una nevicata. Si riparano in un cratere pieno di funghi giganti e incontrano gli abitanti della Luna, i seleniti, dall’aspetto repellente di grossi crostacei. Dovranno poi superare altre avventure prima di riuscire a tornare sulla Terra con un selenita prigioniero.

Voyage à travers l’impossible è un film pittorico, organizzato come una serie di quadri in cui si muovono in maniera frenetica e in situazioni scenografiche una moltitudine di personaggi. Protagonisti un gruppo di viaggiatori su un treno diretto verso il sole, che arriva a destinazione entrando nella bocca di un sole dal volto umano, un’immagine, anche questa, molto nota. Nato in bianco e nero, ma con versioni parallele colorate a mano, una delle quali è stata proiettata nella serata torinese, è stato arricchito da una sonorizzazione che ha solcato il terreno delle atmosfere psych e acid-jazz sul quale i Calibro 35 si muovono a proprio agio, regalando un’esperienza di visione decisamente psichedelica.

Paris qui dort è il primo mediometraggio di René Clair, nel quale gli abitanti di Parigi si ritrovano addormentati a causa degli esperimenti dell’ennesimo scienziato pazzo (figura presente anche negli altri due film), con l’eccezione di un gruppetto di persone che approfitta della situazione surreale per divertirsi e ricavarne qualche guadagno. Scene concitate e atmosfere più lente si alternano, accompagnate splendidamente dalla musica dei Calibro 35 che assecondava l’andamento delle scene e il susseguirsi di ritmi diversi.

Tre film non facili, molto lontani ovviamente dal cinema tecnologico al quale siamo abituati oggi, che hanno trovato nuova vita con la colonna sonora live dei Calibro 35 che hanno entusiasmato il pubblico in una sala completamente piena.

Un’iniziativa stimolante anche per il gruppo, che ha scritto sulla sua pagina Facebook: “ È stata una delle esperienze più belle ed interessanti mai fatte. Sonorizzare quei capolavori è stato difficile ma soprattutto molto divertente. È uno di quei progetti dove ci siam messi in discussione, usato strumenti mai usati dal vivo e dove abbiamo imparato tantissimo.”

La carriera dei Calibro 35 è costruita sulla musica ispirata al cinema e spesso usata poi per accompagnare le immagini cinematografiche, e con questa performance hanno dimostrato quanto sia importante la colonna sonora in un film, tanto da riuscire a far ‘parlare’ i tre capolavori, anche in assenza di dialoghi.

Rossana Morriello

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