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CoverStory: ARCADE FIRE

…Senza voler cercare presagi, un ciclo si è definitivamente chiuso. E un altro sta per aprirsi. Reflektor, con l’immagine di Orfeo e Euridice di Rodin in copertina, è il quarto album degli Arcade Fire. Un cantore triste e inconsolabile, una sposa persa per sempre per il troppo amore. Ancora tracce. E poi un’altra ispirazione improvvisa, probabilmente imprevista, in seguito ai concerti che la band ha tenuto ad Haiti. C’è un articolo toccante in cui Régine Chassagne racconta le emozioni legate al suo ritorno a casa. Forse è proprio qui che il nuovo album ha avuto origine, con l’incontro denso di stupore tra due mondi musicali sconosciuti che cercavano un codice da condividere. Attraverso il ritmo, metafora di musica e battiti vitali, la band ha cominciato a lavorare al nuovo album. La presenza di James Murphy è un altro dettaglio da tenere in mano, un piccolo cameo di David Bowie, un video interattivo e un altro di Anton Corbijn tracciano contorni. Parlando dell’album, Win Butler l’ha definito un mix tra lo Studio 54 e il voodoo haitiano.
Qualunque cosa possa significare, l’attesa è terminata.
Su Rockerilla di Novembre in edicola l’articolo di Paolo Dordi a cui appartiene questo estratto.

ph Federico Tisa

 Arcadeint


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