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phenomenal handclap band

Form & Control

Tummy Touch 

 

Dalle parti di New York non sono molti i gruppi come i Phenomenal Handclap Band. Un collettivo nato da due dj proiettati nei ’70 più lisergici circondato da musicisti e vocalist di classe. Il risultato è sorprendente: una alcova chiassosa popolata di soul, disco, art-rock, pop e funk senza soluzione di continuità. Dopo pochi ascolti, Form & Control entra già in circolo sebbene si nutra di pezzi esuberanti e zuccherosi, dallo space-rock di Following alla disco sognante dei quattro quarti di The Right One fino alle melodie contagiose di The Unknown Faces At Father James Park, che si agita tra hammond, cori, handclap e disco-glam-prog d’annata. Una meraviglia zuccherina che va ascoltata senza aggiungervi troppe parole e senza un solo pensiero in testa. I ’70 fanno ancora capolino senza alcun ritegno nei synth di Shake e nell’innocua Give, appena sottotono rispetto a ciò che si ascolta altrove. Si sfiora qualcosa di meno retrò nell’andamento epico della title-track e nei riff di elettrica di Winter Falls, che schiudono un solido cuore melodico dopo una manciata di battute. Form & Control dimostra che Daniel Collás e Sean Marquand sanno guardarsi alle spalle con gusto per costruire brani dotati di un senso melodico ottimamente bilanciato da una sezione ritmica a tratti irresistibile. Non si respira certo aria nuova, e nessuna prova ad affermarlo, ma questa brezza del passato è gradevole e profumata come poche altre.

Paolo Dordi

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