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DEATH SS

La resurrezione

 

A distanza di circa 6 anni dall’ultimo lavoro in studio, in un panorama alquanto mutato, ritorna la storica band “horror rock” dei Death SS con un cd, Resurrection, che è una vera “summa” della propria oramai più che trentennale vicenda artistica. Un bellissimo cd, unico come la band che l’ha creato, capace di riannodare i molti fili, concettuali come musicali che da sempre animano la visione di Steve Sylvester, incontrastata mente e forza motrice del gruppo. Questo nuovo Resurrection è stato presentato alla stampa, senza troppi clamori e effettismi, presso lo studio di registrazione del tastierista dei Death SS, Freddy Delirio. In un assolato pomeriggio di Maggio, presso la campagna lucchese, i musicisti hanno presentato ad amici e giornalisti, brano per brano, il parto di quattro anni di lavoro, tra aneddoti ironici, analisi tecniche, retroscena e le aspettative per il futuro di continuare a rappresentare un faro per la stanca produzione rock ed heavy metal italiana. Ecco quello che un rilassato Steve Sylvester ci ha raccontato nell’occasione…

Su Rockerilla di luglio/agosto l’intervista di Antonello Cresti.

 

DEATH SS e ROCKERILLA

 

Nel 1982 usciva Gathered, album compilation di band italiane emergenti, prodotta da Rockerilla. Il sesto brano di quel LP era Terror dei Death SS, nella formazione con Steve Silvester (voce), Paul Chain (chitarra), Danny Hughes (basso) e Tommy Chaste (percussioni). Nel 1983 Beppe Riva (a quei tempi caporedattore della rubrica Heavy Metal di Rockerilla) e Mario Rivera producevano l’ep 7 pollici Evil Metal nella tiratura di 1.000 copie. Rispetto alla formazione all’opera nel brano Terror apparso su Gathered, nei tre brani di Evil Metal: Chains of Death (lato A), Inquisitor e Schizophrenic (lato B) la voce era quella di Sanctis Ghoram e il basso era quello di Claud Galley, rimanendo invariati gli altri due elementi della band.

Per un difetto di masterizzazione, dopo un primo invio di una dozzina di dischi a scopo promozionale e di 30 dischi ad un negozio specializzato di Firenze, la distribuzione veniva sospesa. Da quel momento si è scatenata una vera e propria caccia all’oggetto da collezione con un susseguirsi di notizie spesso fantasiose, ma il più delle volte semplicemente false.

È una precisazione che ci sembrava doverosa nei confronti dei tanti lettori di Rockerilla e fans dei Death SS, bombardati in tutti questi anni da una serie di informazioni e di materiali fasulli, che ci hanno scritto chiedendoci come sono andati realmente i fatti e ai quali cercheremo di fornire tutte le indicazioni necessarie per non farsi appioppare ristampe, tarocchi o bootleg venduti per originali e pagati a peso d’oro.

Per ulteriori informazioni scrivete a rockerilla@rockerilla.com

 

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