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Muffx

Un mondo sonoro che stupisce

 

 

Le loro produzioni sono figlie di una cura artigiana che si riflette nella qualità della loro proposta musicale. Una proposta fatta di ingegno e felici intuizioni, il tutto, naturalmente, cullato nella feconda scena alternative rock pugliese. I Muffx riescono a mischiare tante fascinazioni restando fedeli a un percorso personale costruito lungo gli ultimi sei anni.
Il loro recente lavoro discografico si chiama Epoque.

 

Partiamo dal nome: non è dei più facili da pronunciare o ricordare. Come è nato?
Ho scoperto da poco – spiega Luigi Bruno, cantante, chitarrista, autore dei brani insieme a Stefano Zuccalà – che se digiti “Muffx” su Google prima della nostra band ti viene fuori un sito porno, credo americano. Quando ci siamo formati nel 2006 c’eravamo solo noi, e in quel periodo eravamo giovani stoner rocker che facevano del “Big Muff” la propria religione. In realtà non ce ne fregava niente del nome ma siccome Muff suonava bene e in un certo senso ci rappresentava, volevamo in qualche modo utilizzarlo. Nei vari slang inglesi e americani risponde al significato di: scemotto di paese, cuffie da notte, figa (come si evince dal sito sopraccitato) e muffa. Tutti elementi che evocavano tematiche e sound della band, perciò abbiamo aggiunto una “x” per rendere il tutto impersonale e generico, così abbiamo dato vita al nome

Su Rockerilla di Maggio l’intervista completa di Francesco Casuscelli.

 

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