YVES TUMOR A C2C
C2C – Torino – Lingotto, 4 Novembre 2023
Se la catalana Marina Herlop e soprattutto Caroline Polachek sono state le stelle C2C 2023 più abbaglianti della serata di venerdì, il sabato notte, nato sotto la buona stella del sold out, dopo il sinistro live set di Slauson Malone 1, consacra Yves Tumor autentico protagonista del festival capace di prendersi tutta la scena. Alle 21,25 sulle note torturanti di God is a circle che infiammano un palco bruciato da luci rosso fuoco, Yves fa il suo ingresso, flessuoso, sinuoso e trionfale.
Un’inizio da brivido, trafitti dalle note impetuose di basso e batteria, scossi da un conturbante ansimare femminile, turbati da un muro di chitarre rumorose e stregati dalla voce distorta di Tumor. Non c’è paura o terrore ma il desiderio acuto ed incontenibile di coinvolgere il pubblico in un abbraccio totalizzante. Yves Tumor conosce perfettamente i codici di comunicazione con l’audience e gli astanti presenti nel padiglione Main Stage del Lingotto rispondono a meraviglia. E risulta assolutamente devastante la sequenza di pezzi killer, pescati a piene mani dal suo ultimo sfolgorante album Praise a lord…, mentre spazi più contenuti sono riservati ai dischi precedenti. Avvolto in scure tele gothic rock e spinte glam Echolalia fa vacillare il pubblico, più avanti Fear evil like fire si incunea a più riprese in zone tortuose per colpire nel buio ma il momento clou della serata è stato Operator, flagellata da un basso Joy Division e percussioni PIL che fanno esplodere la sala tra applausi estatici interminabili. Yves in scioltezza riesce a fondere elementi di psichedelia urbana, la complessità dell’art rock, l’immediatezza del punk, la teatralità del glam rock con il cupo palpitare di memorie postpunk sempre più presenti all’interno della sua batterica proposta sonora. Il polistrumentista e produttore sperimentale statunitense è impossibile da classificare in un unico genere. Live, ancor più che su disco, suona allo stesso tempo alieno e confidenziale, carezzando dark, new wave, pop sognante, rock psichedelico, R&B, shoegaze. Yves giganteggia sul palco, sfila il suo leather jacket sferzando cinture borchiate e si getta tra la folla in uno spettacolo orgiastico travolgente. I suoi compagni di avventura non sono da meno: gli assoli di chitarra di Chris Greatti sono mostruosi, la bassista supercool Gina Ramirez sevizia il basso a più riprese, Yves Rothman è veemente alle tastiere elettroniche ed il selvaggio batterista Rhys Hastings completa il lotto, facendoci chiaramente percepire quanto la band sia diabolicamente sintonizzata sulla stessa lunghezza d’onda del leader. Il risultato è un irrefrenabile spettacolo di contaminazione rock moderna del quale ci sentiamo inesorabilmente parte attiva. Certo uno dei momenti più sgargianti ed infuocati del festival tutto targato 2023.
GIANCARLO COSTAMAGNA
(Foto credits C2C: 1-2 Kimberley Ross / 3 Loris Brunello)