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WILLIE NELSON

Let’s Face The Music And Dance

Legacy Recordings

 

Gli ottant’anni di Willie Nelson (li compie il 30 aprile) verranno celebrati con diversi eventi, compreso questo album di nuove performance in studio. Let’s Face The Music And  Dance non è che il primo passo per festeggiare  40 anni di carriera “on the road” con la Family, la band che Willie ha fondato con la sorella Bobbie Nelson, piano, Paul English, batteria, Mickey Raphael, armonica. Stavolta si aggiungono Billy English al rullante, Kevin Smith al basso, Jim “Moose” Brown all’organo Hammond e Micha Nelson, figlio del vecchio countryman alle percussioni. Willie e la sua chitarra Trigger appaiono in tutti i brani. Per chi ama certa musica delle radici americane e pensa che il country sia una forma d’arte l’album è impedibile. Nelson guarda al pop, al jazz, al rock del Secolo scorso e insieme alla band di famiglia mette un sigillo su ogni cosa. La voce ancora ben timbrata, la chitarra affidabile, sin dal primo pezzo si ha la sensazione di un album intrigante e confortevole, dove le chitarre viaggiano senza strafare, al servizio delle melodie. Willie Nelson attraversa il Rio Grande e prende a prestito la fusione a caldo del tex-mex, altrove ammicca alla Francia di Django Reinhardt e del suo cavallo di battaglia Nuages. Anche l’altra influenza francese, Vous Et Moi, viaggia in linea puramente strumentale. Altrove canzoni di Irving Berlin, Matchbox di Carl Perkins, “Is The Better Part Over”, bel brano che Nelson aveva inserito in A Horse Called Music del 1989.

Ugo Bacci

 

 

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