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VED

Ved

Adrian Recordings


In Svezia, e più precisamente a Malmö, c’è un quartiere chiamato Möllevångstorget, dove gli abitanti hanno tutti (o quasi) meno di 30 anni. Non ci sono solo locali, ma un melting pot di culture. I locali sono di due tipi: o molto alternativi, o molto da fighetti. I Ved suonano musica dei due tipi (come avrebbe detto la buonanima John Belushi). La loro musica è ottima per un aperitivo in un bio bistrot, così come per una birra a prezzo popolare. Nati come progetto solista del polistrumentista Mattias Nihlén, i Ved si sono evoluti in una sorta di avant – jam – band. Un collettivo piuttosto compatto, in grado di creare lunghi brani strumentali e capaci di mettere assieme suggestioni cinematiche, come l’elektronik turkuler di Erkin Koray, il post rock, il prog nordico alla Dungen, la drone music e il folk esoterico dell’Incredibile String Band. Un po’ Kaleidoscope di David Lindley, un po’ parvenu elettronici, ma sicuramente una band attraente ed intrigante; fuori dalle rotte più abusate. L’ampia tavolozza di colori, che scaturiscono dall’incontro fra strumenti acustici non usuali, tradizionali chitarre elettrica ed elettronica sono le loro armi più seducenti. I loro brani, forse, peccano di cura negli arrangiamenti e di solidità nello sviluppo armonico, ma hanno tutti i presupposti per diventare un progetto interessante.

Folktronica svedese di ottima qualità.

 Simone Bardazzi

 

 

 

 

 

 

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