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Torna in presenza il SEEYOUSOUND, il festival che unisce cinema e musica

Dopo lo stop imposto dal primo lockdown, che ha interrotto il festival pochi giorni dopo l’avvio della sesta edizione, e il passaggio forzato allo streaming dell’anno scorso, il Seeyousound (SYS), festival di cinema a tematiche musicali, torna in presenza nelle sale e nei locali torinesi. Dal 18 al 24 febbraio il Cinema Massimo ospiterà la manifestazione con le sue 67 opere (tra cui 24 anteprime italiane), tra lungometraggi, documentari, cortometraggi, videoclip, suddivisi in sezioni competitive (Long Play Doc e Long Play Feature, 7Inch, Soundies e Frequencies) e rassegne non competitive (Rising Sound – Music is the weapon e Into the Groove).  Proprio di quest’ultima rassegna fa parte anche l’atteso film di apertura, Shoplifters Of The World, anteprima italiana del lavoro di Stephen Kijak, ispirato da una storia vera, che vede come protagonisti un gruppo di adolescenti di Denver, le cui vite vengono sconvolte dalla notizia dello scioglimento degli Smiths. Il titolo del film è difatti riferito al brano del 1987 della band di Manchester, che fa anche parte della colonna sonora, insieme ad altri brani concessi per la prima volta da Morrissey al cinema. Il regista sarà ospite a Torino per la proiezione di apertura e per alcuni appuntamenti che rientrano nell’omaggio a lui dedicato dal Seeyousound attraverso la proiezione di altre sue opere, il documentario Stones In Exile sulla genesi dell’album Exile on Main Street, e Sid & Judy, film biografico sull’attrice e cantante Judy Garland. 

Come è da sempre nella mission del festival, la selezione delle opere abbraccia la massima diversità e inclusione, sia in termini di generi musicali, sia di tipologie di opera cinematografica (documentari e fiction, film d’animazione, video musicali) e di provenienza geografica e culturale. I film coprono infatti molti generi, in grado di soddisfare tutti i palati. Il rock e pop è rappresentato da titoli come Moby Doc, il documentario biografico narrato in prima persona dallo stesso Moby, oppure A-Ha: The Movie, l’opera che Thomas Robsahm, figlio di Ugo Tognazzi, ha dedicato alla band anni ’80, alla cui anteprima italiana, domenica 20 febbraio, presenzierà lo stesso regista. Per la scena punk troviamo titoli come Poly Styrene: I’m a Cliché, film biografico sulla front woman degli X-Ray Spex, mentre per quella metal The Night of the Beast che ruota attorno a unconcerto degli Iron Maiden a Bogotá. Poi non mancano l’hip hop (Other People), il soul e il r&b (Suburban Steps To Rockland, Soul Power), la musica classica (The Blue Danube, The Conductor)il jazz con Leave The Door Open sulla scena dell’America segregazionista degli anni ‘30, la musica elettronica di cui ripercorre le origini il film Delia Derbyshire: The Myths and the Legendary Tapes attraverso la figura pionieristica della compositrice britannica negli anni ’60.

Ma ci si muove anche oltre il mondo anglosassone, ovviamente molto presente per aver dato vita ai maggiori movimenti musicali, spostandosi verso realtà diverse e magari meno note, come le musiche dell’Est europeo con il road movie polacco Agonia, il Brasile di Caetano Veloso (Narciso Em Férias, presentato alla mostra del cinema di Venezia nel 2020) e la dance italiana di film come Italo Disco. The Sparkling Sound of 80’s di Alessandro Melazzini e Riviera Clubbing di Luca Santarelli sul fenomeno del djing e del clubbing rivierasco. Si resta in Italia con La nuova scuola genovese di Yuri Dellacasa e Paolo Fossati, e con il documentario Deandré#Deandré. Storia di un impiegato di Roberta Lena, che ha seguito il tour che Cristiano De André ha dedicato al padre e all’’album più politico della carriera di Fabrizio De André, e sarà proiettato a Torino alla presenza della regista e di Cristiano De André. 

Sono solo alcuni dei tanti film in programma al festival e dei 55 ospiti, nazionali e internazionali, attesi a Torino. Ai film si aggiungono eventi live, una mostra sul visual artist Karol Sudolski e diverse performance artistiche d’avanguardia che sperimentano le tecnologie, e in particolare l’uso dell’intelligenza artificiale, nella produzione musicale. Anche quest’anno quindi il Seeyousound ci regala una settimana ricca e intensa con la musica al centro, seguendo quello che è diventato il motto del festival: “music never ends”. Rossana Morriello

 https://www.seeyousound.org/

18-24 febbraio, Cinema Massimo, Torino

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