Il 16 Giugno sarà pubblicato The Less I Know The Better, il debut album dei milanesi The Ghibertines, “una notevole prova prima di folk rock di grande qualità e intensità” che vi proponiamo qui in ANTEPRIMA FULL STREAMING:
The Ghibertines | The Less I Know The Better | Autoproduzione
A sentirli non si direbbe perché la loro anima si trova chiaramente immersa in qualche anfratto del continente americano, e oltretutto cantano in inglese, ma The Ghibertines sono un trio italiano, milanese per la precisione, composto da Alessio Hofmann (chitarra e voce) Lorenzo Rivabella (chitarra) Alessandro Fogazzi (basso). Formatisi nel 2012, hanno all’attivo l’EP Square The Circle uscito nel 2015, e sono al primo album. The Less I Know The Better è una notevole prova prima di folk rock di grande qualità e intensità che si apre anche ai ritmi un po’ più pop e melodici di brani come No Way o There’s No Doubt About It e alla tessitura soul-blues che emerge in brani come In My Hands e Madness. Eccellenze italiane. Rossana Morriello
The Ghibertins sono: Alessio Hofmann Voce, Chitarra Acustica, Percussioni
Alessandro Fogazzi Basso
Lorenzo Rivabella Chitarra Elettrica, Chitarra Acustica
L’album trae ispirazione da una canzone dell’adolescenza della band, If you tolerate this then your children will be next
dei Manic Street Preachers.
Con tutta l’ingenuità di un ragazzino era fin troppo facile pensare che a distanza di quasi 20 anni la nostra generazione sarebbe vissuta in un mondo realmente cambiato e invece ora che siamo passati dall’altra parte della barricata, questa canzone (tristemente più attuale oggi) non suona più come un avvertimento ma come una condanna.
The Less I Know The Better è un album che non vuole provocare ma comunicare.
Vuole svegliare dal torpore tutte quelle persone che trovano la sicurezza nella routine quotidiana ignorando di proposito, la
situazione geopolitica mondiale nella speranza che il conto non venga mai servito.
Ciò che non vedo, non succede. Ciò che non sento, non mi
può essere comunicato. Il non voler conoscere ciò che ci circonda porta alla paura e alla
diffidenza; da questa riflessione nasce il titolo dell’album.