
TESSERACT AL ESTRAGON CLUB: IL REPORT
TesseracT
12 Gennaio 2025
Estragon Club – Bologna
A un anno esatto dalla data milanese all’Alcatraz, i britannici TesseracT tornano in Italia per altre due date del lunghissimo tour a supporto dell’ultimo album War of Being.
Sarà per l’eccesso di ottimismo degli organizzatori; sarà per la vicinanza tra Bologna e Milano o per l’assenza di novità rispetto alla scorsa data meneghina, sta di fatto che ad accogliere Daniel Tompkins e compagni sotto le due torri non è certo il pubblico delle grandi occasioni. Anzi, è difficile vedere l’Estragon, location da circa 8000 posti, mezzo vuoto, con nomi del loro calibro.
E’ vero, le temperature non erano invitanti e uscire di domenica sera con 2 gradi sotto lo zero è un sacrificio che può fare solo chi è obbligato o particolarmente interessato. Interesse a cui evidentemente non hanno contribuito neanche gli opener Novelists. I ritornelli catchy e il sound laccato della band francese progressive metalcore, non si è rivelato un buon richiamo per il pubblico bolognese. A dirla tutta, anche gli headliner si lasciano dietro qualche dubbio. Non certo di natura tecnica: la band, esecutivamente parlando, è impeccabile, senza sbavature, così come il sound, pulito e preciso. Ma forse è proprio questa estrema precisione e controllo su tutti gli aspetti della musica a costituire una sorta di limite all’immediatezza che caratterizza i concerti dal vivo. Detto questo, sul palco la band fa esattamente quello che ci si sarebbe aspettati. La scaletta è molto simile a quella dello scorso anno, occupata quasi interamente da brani tratti da Sonder e dall’ultimo War of Being, con l’eccezione di Of Mind – Nocturne e del bis Concealing Fate Part.1. Ne risulta una performance striminzita, che non raggiunge neanche l’ora e mezza di durata e lascia un po’ di amaro in bocca a chi si sarebbe aspettato almeno un secondo bis. I TesseracT si fanno perdonare con momenti di grande intensità come nella dolce e drammatica Tender, nella complessità di War of Being o nel celebre finale di Juno, brani travolgenti, capaci di coinvolgere anche il più distratto.
Live Report di Daniele Follero