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TELEFON TEL AVIV il report

La performance del progetto di Chicago, divenuto una one-man band, a tutti gli effetti, dopo la dolorosa perdita di Charles Cooper, è risultata consequenziale all’ultimo, splendido lavoro Dreams Are Not Enough: un tuffo nell’ambient più onirica e vellutata, un’ora filata di atmosfere liquefatte appena interrotte da timidi retaggi downtempo selezionati dagli antichi teoremi dei primi album. Joshua Eustis si è presentato sul palco di un affollatissimo Argo 16 (quasi sold out) alle 0.35, in una veste coreografica assolutamente minimale: nessun visual sul megaschermo posto sul retro (qualche problema tecnico?), consolle al minimo indispensabile col consueto laptop, microfono vintage sulla sinistra. Un bel po’ di fumo bianco a corredare l’atmosfera spartana, che inizia con una battuta lenta, con brani downtempo che si alternano uno dopo l’altro, a volte accarezzati dal timido falsetto di Eustis.  Il pubblico mostra di apprezzare lo scenario da cerimoniale, ed il rituale sembra una sorta di celebrazione di una “dimensione altra”, quella a cui è approdato il compagno Charlie dieci anni or sono. Se l’ambient music di TTA opera tramite un processo di sottrazione, bisogna altresì rimarcare come il concetto di “mancanza” sia essenziale nella poetica del progetto chicagoano. La mancanza di Cooper si è sentita, e tutto il concerto è sembrato come una celebrazione dell’amico scomparso. Forse TTA è diventato ancor più melanconico rispetto ai primi tre dischi, di sicuro il nuovo, incredibile disco è risultato leggermente più ostico rispetto al predecessore. La setlist ha privilegiato i brani del nuovo lavoro, accompagnandoli a qualche ripescaggio dal passato. Dopo un’ora di viaggio spirituale, la cerimonia finisce, senza che vengano inseriti  i due highlight  della produzione TTA: Lenghtening Shadows, che stregò pure Apparat, autore di un memorabile remix, e The Birds, invocata invano dalle prime file, non vengono eseguite, e il rammarico è davvero pesante. Mitigato, comunque, dalla certezza di aver vissuto un concerto memorabile, una performance artistica in cui Joshua Eustis ha permesso al numeroso pubblico veneziano di effettuare un viaggio mistico in una dimensione parallela alla nostra.  Lunga vita a Telefon Tel Aviv. Emanuele Salvini 

Marghera (Venezia), Argo 16 | 23 novembre


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