A long time waiting

Stop!

L’esordio del duo romagnolo conduce nelle stanze in penombra di un ambient-pop onirico entro cui matura un suono coerente, per quanto insistito: una voce femminile dolcemente inespressiva ed eterea disegna traiettorie sottili in un bordone di tastiere soffuso e senza fine, punteggiato da liquidi arpeggi di chitarra, sottolineature leggere di piano e drum machine sommesse. I testi, in inglese, parlano d’amore e quotidianità per brevi accenni, alternando forme già frequentate a intuizioni poetiche improvvise che una maggiore padronanza della lingua avrebbe forse contribuito a far germogliare in maniera più estesa.

A long time waiting è un disco dalla personalità spiccata i cui molti pregi tendono a convergere con i difetti, lasciando però intuire la probabilità di luminosi sviluppi.

Alessandro Hellmann