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SVEN VÄTH, il report del live di Milano

Un crescendo, solido, avvincente, teutonico. Sven, 58 primavere a ottobre, non muta il carattere delle sue performance, l’età per quelli come lui è una roccia scolpita nel tempo (che non passa). E non a caso, tra i leader visionari fuori dal tempo ma dentro le sinapsi del futuro spaziale, c’è quel ‘mattacchione’ di Elon Musk, padrone di casa della Gigafactory (nuova fabbrica Tesla) appena inaugurata in quel di Gruenheide (est Berlino) con un megaset del Nostro. I geni vanno di pari passo, personalità eccezionali al servizio di colonne sonore emotive. Prima di rivederlo al Peter Pan di Riccione (il 24 aprile) lo Sven Väth Chatarsis World Tour ha toccato i Magazzini Generali di Milano, e ‘spostato’ letteralmente l’acceleratore di particelle techno dal 2019 al 2022, fingendo che nel mezzo non sia accaduto nulla. La pista trema sotto i piedi, la strobosfera al centro sembra sotto l’effetto di scariche elettriche pervasive. ‘Catharsis’, primo album da solista dopo vent’anni è un autentico manifesto autobiografico divulgato attraverso un tour mondiale che ha già toccato Miami, Parigi, Amsterdam, Francoforte, a cui faranno seguito i Festival di Caprices, Awakenings e Terminal V. Nelle 4 ore (!!!) del live milanese sono le tracce di una vita e la fusione platonica del nuovo album a calibrare le attese sul sentiero di uno tsunami techno di vaste proporzioni, per contenuti ancor più massiccio di quanto le onde gravitazionali non generino. E il genio non molla di un centrimetro la consolle, intento a rigenerare nell’immediato l’eventuale perdita del groove nei cuori caldi della platea. Non c’è un brano in cui non si avvertano scosse del passato, rimembranze ed echi di una discografia biblica, come se il nuovo fosse una riscrittura apocrifa pronta a rimettere in discussione la storia, al servizio dell’evoluzione. ‘Mystic Voices’, tra le altre, è il capolavoro totalizzante di almeno 4 generazioni, non tutte presenti ai Magazzini ma sicuramente accese e ‘attive’ nel cuore di un Maestro capace di leggere come pochi nei cuori e negli occhi di un pubblico sterminato. E’ l’amore a vincere ancora una volta, l’amore per la musica, per le vibrazioni, accese dall’alcool e dalla voglia di vibrare come tante arpe sincronizzate. Guardatele ballare, le persone, chiudete gli occhi e prendete il volo. Sven Väth ogni volta che vi si immerge, nello scenario clubbing, ne esce più forte di prima. Un carro armato dal cuore d’oro. Un sentito grazie a Coco District e Magazzini Generali. Samuel Chamey

SVEN VÄTH – Magazzini Generali (Milano) – 01.04.2022

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