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SUN GODS IN EXILE

Thanks for the Silver

Small Stone

Cosa aspettarsi da un combo di Boston, con un bassista di nome John Lennon oltre a un Kennedy e a un Hitchcock in formazione? Niente di particolarmente eclatante, giusto un rock’n’roll energico dispensato con cognizione di causa, un riffage maturato in alcoliche pozioni hard-blues con il beneplacito di Stones e Led Zeppelin, imbarbarito dalla frequentazione dei seminari di Molly Hatchet e Black Crowes. L’ideale per una serata di bordello elettrico con tutti i crismi, scolando una pinta di troppo e abbandonandosi a un salutare headbanging; salvo scoprire che, dopo tanto copiare gli appunti di Richards, l’occasionale ballata alla Wild Horses (Thanks for the Silver) è ciò che meglio riesce loro.

 Enrico Ramunni

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