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ROBIN WILLIAMSON

Il Colore del Cuore

 

L’uscita del magnifico album Love Will Remain per la label spagnola Quadrant è l’occasione per una amabilissima chiacchierata con Robin Williamson, pietra angolare del folk anglo-scoto-irlandese. Prima con la Incredible String Band (band amata e imitata da ogn gruppo folk che si rispetti) poi con Merry Band (l’avventura in USA) infine da solo o con l’amatissima Bina, Robin ci ha regalato un eccezionale percorso musicale cinquantennale che il bardo celebra con una energia rinnovata divisa tra musica e pittura. Non a caso la versione deluxe dell’album contiene un book di opere pittoriche di Robin che lasciano stupefatti.

 

Robin come descriveresti in sintesi questi tuoi primi cinquant’anni di musica? 

Ripensando ai miei oltre 50 anni di musica come professione, è un po’ come se avessi vissuto diverse vite nella stessa vita. Negli anni Sessanta, ciò che ho cercato di realizzare con la Incredible String Band è stato tentare di creare musica “innocente”, non solo tecnica spettacolare ma cuore e anima. Volevo infrangere la barriera tra pubblico e artista. Volevo scrivere testi imperniati sul flusso di coscienza ma con radici folk tradizionali, testi che prendessero spunto da stili di tutto il mondo…

 

Su Rockerilla di Dicembre l’intervista completa di Francesco Paolo Paladino 

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