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PLASTIC MAN

Sounding Aquarium | Annibale

Cosa aspettarsi da un gruppo che ha scelto come nome il titolo di un brano dei Kinks? Naturalmente suoni garage-psych di ispirazione anni ‘60. E la band fiorentina li padroneggia ma con arrangiamenti attuali e contemporanei rendendola così una convincente proposta indie-psych italiana. Quello dei Plastic Man è un rock psichedelico vagamente proiettato verso nomi come Ty Segall e Oblivians, ma in questo lavoro le suggestioni garage-beat lasciano spazio a interessanti digressioni jazz-noise. Arrivano al secondo album dopo un cambio di formazione che li ha trasformati da trio in quartetto e ne ha rafforzato la personalità sonora. L’album è accompagnato da un booklet con un fumetto opera dall’artista Ilaria Cappellini. Ottimi.

Rossana Morriello

 

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