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PINA di Wim Wenders

Accorato e sentito tributo di Wim Wenders alla sua amica e coreografa Pina Bausch, prematuramente scomparsa nel 2009.

Una bella occasione per conoscere una delle artiste più significative del nostro tempo o per ripercorrere la sua vita e le sue opere attraverso le immagini dei suoi lavori più rappresentativi e le dichiarazioni dei ballerini della sua compagnia.

La Bausch riuscì a collaborare alla fase di pre-produzione del film per un anno e mezzo prima della sua dipartita.

“Pina” è un film documentario ma anche un musical, capace di catturare lo spettatore grazie ai movimenti ritmici affascinanti e coinvolgenti delle immagini sia di repertorio che eseguite dal vivo sul palco del teatro dell’opera di che riprongono i momenti più significativi delle maggori opere di Pina di “Cafè Muller”, “Le Sacre du Primptemps” e “Vollmond”.

Proprio a Wuppertal, piccola città della Ruhr, ove la visionaria coreografa aveva fondato la sua compagnia nel 1973,  dando luogo ad un progetto di teatro/danza denominato Tanztheather , sono girate anche le immagini in esterno con la suggestiva metropolitana sospesa della cittadina.

Un bella tacca nella carriera di Wenders, costellata da tanti splendidi capolavori e qualche episodio inspiegabile (vedi “Palermo Shooting”).

Unico neo forse la lunghezza: se accorciato di almeno 15 minuti favorirebbe e di molto, la partecipazione e il riscontro anche da parte dei neofiti di questa forma d’arte.

Il film esce in edizione 3D (una volta tanto la tecnologia cinematografica al servizio delle gesta dello spettacolo e non solo del puro intrattenimento) ed è il film tedesco che partecipa alla selezione finale dei 5 nominati all’Oscar come miglior film straniero agli Academy Award 2012.

Fabio Vergani

 

 

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