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PERFUME GENIUS | Roma

| Circolo Degli Artisti | Roma | 8 settembre

Il Circolo inaugura una stagione autunnale particolarmente ricca di eventi con il concerto di Mike Hafreas, in arte Perfume Genius, impegnato a promuovere l’uscita del terzo album a sua firma, previsto per la fine del mese. Il pubblico, non foltissimo, si assiepa impaziente lungo le transenne. Qua e là qualche americano in trasferta chiacchiera amabilmente per ingannare l’attesa. Alle undici in punto il ragazzo di Seattle, accompagnato da un secondo tastierista, da un batterista e da un chitarrista/bassista, prende possesso delle tastiere al centro del palco, muovendosi con passo flessuoso e sorvegliata discrezione.

Hadreas ha indosso soltanto un abito nero da Pierrot, vagamente bowiano nel taglio, che lascia intravedere la nudità di un petto totalmente glabro e piatto, e delle brutte scarpe. La faccia appare tesa, a tratti quasi assente, se non fosse per il lampo scuro degli occhi, incredibilmente magnetici e vitali. L’americano canta e si muove a impercettibili scatti, come una sorta di marionetta elettrica che si accende e si spegne senza preavviso (colpisce lo smalto rosso sulle unghie), le sue esecuzioni sono brevi, asciutte, con finali spesso bruschi, quasi forzati, senza enfasi né ammiccamenti. Ci si aspettava forse un’indole più selvaggia, invece Hadreas appare molto concentrato e serio, piuttosto laconico nei modi, in un’alternanza misurata fra momenti di forte introspezione lirica ed altri in cui prevale una cifra più glam e sensuale, ma senza strafare.

I brani dei primi due album si mescolano ad anticipazioni succulente del nuovo Too Bright, l’esibizione scorre via rapida (poco più di un’ora, bis compreso), senza cali. L’impressione è quella di trovarsi di fronte ad un giovane Antony, che ha fatto tesoro della lezione di James Blake, Bon Iver e Soap&Skin e che, con un filo di presenza in più, potrebbe rapidamente guadagnare ribalte di prim’ordine. 

Il pubblico da par suo risponde entusiasta e viene ripagato con un bellissimo encore in solitaria, che, tra le altre cose, sfiora (inevitabilmente) anche Madonna.

Francesco Giordani

perfumegenius

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