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PAUL WELLER A BOLOGNA

Paul Weller

Il momento del ritorno è arrivato anche per Paul Weller. Dopo aver concepito l’ultimo album Fat Pop Volume 1 nell’isolamento del lockdown, l’ex leader di Jam e Style Council è tornato a calcare i palchi europei, riservando un discreto spazio all’Italia con ben quattro date (Milano, Bologna, Roma e Jesolo), a testimonianza del fatto che, quando il Modfather mette piede nel nostro Paese, il suo pubblico risponde alla grande. E a Bologna lo fa con un sold out all’Estragon che non lascia spazio ad interpretazioni, così come è evidente, già da uno sguardo superficiale alla platea, l’età media del pubblico, con una schiacciante prevalenza di ultra cinquantenni.

Con portamento inconfondibilmente british, un’energia fuori dal comune per un sessantacinquenne e l’appeal di artista esperto e vissuto, Weller regala ai bolognesi quasi due ore di musica senza tirare il fiato se non in occasione dei due bis. I 25 brani in scaletta (alla faccia della parsimonia) ripercorrono buona parte della carriera del musicista britannico, saltando a piè pari tutto il primo decennio dei 2000 e lasciando ampio spazio agli ultimi due lavori discografici (alla faccia dei nostalgici) On Sunset e Fat Pop Volume 1. In una setlist così lunga e corposa, in ogni caso, c’è spazio per tutto, dall’eleganza dei primi album da solista (Hung Up, Above the Clouds, una trascinante Into Tomorrow) all’emozionante salto nel passato di Style Council e Jam (My Ever Changing Moods, più lenta e sensuale, Headstart for Happiness, una esaltante Shout to the Top!, la beatlesiana Start! e la conclusiva Town Called Malice, con il pubblico in visibilio).

Uno sguardo panoramico sulla varietà stilistica che da sempre contraddistingue la produzione di Paul Weller, supportato per l’occasione da una band elegante come il repertorio che le era richiesto interpretare. Un susseguirsi di spunti rock, soul, jazz, blues, funk, gospel e perfino un pizzico di psichedelia (More) ha seguito la trama di una performance convincente ed intensa. Il tempo sembra non passare, per il Modfather. La voce, così come la liscia chioma (canuta ma impeccabile) sono quelle di sempre e sembrano urlare, tra un verso e l’altro: Paul is back and is here to stay.
Daniele Follero


Estragon Club – Bologna
21 Settembre 2023
Foto di Rudy Filippini

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