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OMOSUMO

Bologna | Locomotiv | 19 novembre

Nei circa cinque anni trascorsi tra il primo demo e l’esordio discografico sulla lunga distanza con l’album Surfin’ Gaza, il trio siciliano Omosumo ha subito una considerevole trasformazione. Partiti da una sorta di electro rock che strizzava l’occhio al dancefloor e alla forma canzone, Angelo Sicurella (voce e drum machine), Roberto Cammarata (chitarra e synth) e Antonio Di Martino (basso), hanno raffinato il proprio stile mescolando ambient, trance, psichedelia e orientalismi, attraverso un approccio più “internazionale” (sottolineato dai testi in inglese) che, se da un lato sottintende maggiori ambizioni e guarda con simpatia all’attuale scena techno berlinese, dall’altro ribalta quasi completamente lo stile delle origini.

Dal vivo, per fortuna, questa frattura musicale tra passato e presente é meno evidente e ciò giova senz’altro ad una performance di grande intensità, in cui i momenti più coinvolgenti sono proprio quelli più marcatamente hard, perfetti per dare spazio alla bellissima voce di Sicurella, stupefacente reincarnazione sicula di Plant e Gillan. L’affinità con i Led Zeppelin è testimoniata anche da un accenno (peccato sia solo un accenno) di No Quarter, oltre che dai riff graffianti della chitarra di Cammarata, mai protagonista, ma fondamentale nella sua essenzialità a conferire un’ indiscutibile impronta rock al sound complessivo. Il resto, sono divagazioni allucinogene un po’ datate e poco coinvolgenti.

Daniele Follero

Omosumo3

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