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NEIL YOUNG AND CRAZY HORSE | Barolo (Cn)

| Collisioni | 21 Luglio

Irrompe sul palco sotto una scrosciante pioggia, da vecchio leone quale egli è, con la sua sempiterna Gibson Les Paul Custom nera che ha alternato con l’altrettanto e forse ancor più iconica Gretsch White Falcon.

La band, i Crazy Horse di sempre, con un sostituto bassista un poco letargico rispetto al titolare, in malattia per una lieve ischemia.

Sorprende il furore elettrico con il quale Neil conduce il suo concerto, lontano da ogni nostalgia, a parte forse il vagheggiato recupero di una certa intenzione psichedelica, comprensibile dopo lo strepitoso successo di critica dell’album triplo del 2012, Psychedelic Pill.

Neil Young imbraccia la sua vecchia Martin per soli due brani acustici, una sentita cover di Blowin’ In The Wind e una recuperata Heart Of Gold. Il resto solo repertorio elettrico, con un piglio contemporaneo, brani dilatatissimi, lunghe improvvisazioni che mettono in evidenza la grandezza del Neil Young chitarrista.

La track migliore del concerto, dopo il forse troppo breve set acustico, una lunga, ipnotica, psichedelica Cortez The Killer.

Oltre 10.000 persone in delirio, nonostante una pioggia e un vento gelido sferzassero impietosamente sulle Langhe. Un concerto davvero generoso e nel quale sicuramente Neil si è divertito. Belli i suoni delle chitarre, ricordi dei Buffalo Springfield ogni tanto recuperati. La classe non è acqua!

Max Marchini

ph Fabrizio Porcu

COLLISIONI2014---FABRIZIOPORCU60

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