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MOUNT MORIAH

Miracle Temple

Merge

 

Il secondo album dei Mount Moriah, nonostante una copertina fortemente simbolica del desiderio di rottura rispetto alle tradizioni del Vecchio Sud (un fienile avvolto dalle fiamme), è un lavoro saldamente legato alle radici, con scorrevoli brani di melodico country-rock che si susseguono piacevolmente ma in modo un po’ ripetitivo e senza imprimersi troppo nella memoria. Verso la fine della raccolta i momenti più interessanti: il sofferto crescendo alt-country di Swannanoa, la chitarra à la Neil Young della splendida Miracle Temple Holiness, il folk apocalittico della tesissima Telling The Hour, per un notevole trittico che evidenzia un potenziale che andava meglio sfruttato. Occasione mancata.

Enrico Iannaccone

 

 

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