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Mayhem

Dragged Into Sunlight – Inconcessus Lux Lucis

Londra | Electric Ballroom | 29 marzo

Quando, nel 1992, il black metal esplose in Norvegia per diventare il genere di metal estremo più amato e temuto del globo, tra le band che si distinsero come icone ci furono i Mayhem. Con un inizio turbolento a livello di formazione (il suicidio di Dead e l’uccisione di Euronymous da parte del rivale Burzum), i Mayhem debuttarono con un album di cui oggi si parla ancora, De Mysteriis Dom Sathanas. Con il leggendario Attila Csihar alla guida nel ruolo di frontman, Necrobutcher e Hellhammer nei ruoli di bassista e batterista mantenuti dagli esordi, i Mayhem ritornano nei circuiti live internazionali per festeggiare il trentennale dell’album con una serie di concerti travolgenti, come quello di questa sera all’Electric Ballroom di Londra. Gli Inconcessus Lux Lucis hanno il ruolo di apripista per questa parata di metal estremo, prova che superano a pieni voti grazie al loro sound black di base ma arricchito da passaggi rock classicheggianti, carichi di struttura e maestria. Il frontman W. Malphas si dimostra all’altezza delle due band principali sfoderando un’attitudine da conquistatore, pronto a devastare con i suoi vocalizzi cavernosi e i suoi riff articolati. La band che segue non ha bisogno di presentazioni: i Dragged Into Sunlight sono decisamente da annoverare come una delle realtà di metal estremo più di rilievo della scena anglosassone. Con il palco allestito come un altare maledetto e, batterista a parte, suonando quasi esclusivamente con le spalle rivolte al pubblico, i Dragged Into Sunlight creano un clima di pericolo imminente, il loro sound lacerante spacca tutte le barriere. Le raffiche di fumo e le luci a intermittenza rendono l’atmosfera diabolica, dove oscurità e volumi impossibili si scontrano per creare il caos totale. I Dragged Into Sunlight non sono una band, sono un’esperienza live da vivere immergendosi completamente, dimenticando il concetto della parola limite. Con gli headliner, l’atmosfera in parte si affievolisce: vedere sul palco Attila Csihar e Necrobutcher sicuramente fa il suo effetto, soprattutto quando i nostri sparano la sequenza fulminea di Funeral Fog e Freezing Moon, ma il sound non fa loro giustizia, le imperfezioni sono troppe per godersi la versione live di due pietre miliari del black metal. A livello scenico i Nostri comunque non deludono: tra le ondate maligne di From The Dark Past e di Buried By Time And Dust, il set acquista prestigio e con la title-track dell’album che li ha catapultati nella leggenda, scaraventata in chiusura, i Mayhem si confermano ancora una volta come un gruppo imperdibile. E sono in molti che li seguiranno sabato a Glasgow al Lords Of The Land, dove i Nostri suoneranno ancora con i Dragged Into Sunlight e con band del calibro di Autopsy, Marduk e Primordial (http://frontblast.tumblr.com/post/158852918935/countdown-to-scotland-destruction-lords-of-the).

Fabiola Santini (testo e foto)

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